Aprile 1945: le sofore dei giardini
Anche se ora non sono in perfetto stato di salute, le Sofore del Giappone che vegetano ai Giardini Pubblici di Reggio rimangono tra le piante più belle e significative della nostra città. Il filare che fiancheggia il monumento ai Caduti della prima guerra mondiale è legato anche ad un avvenimento storico davvero importante.
Nellaprile del 1945 questi alberi hanno rischiato di brutto: siamo a pochi giorni dalla Liberazione, la montagna è ormai definitivamente in mano ai partigiani e in città scarseggia la legna per cuocere il pane nei soli 5 forni rimasti attivi. Il commissario prefettizio Prospero Miselli nella seduta della Consulta Comunale (equivalente allattuale Consiglio comunale) del 5 aprile lamenta che negli ultimi mesi si sono verificati tagli abusivi di piante ai Giardini, nei viali interni ed esterni e nelle piazze cittadine.
"A tale proposito- si legge nel verbale della seduta- il Consultore Torelli, quale Vice Presidente del consiglio Provinciale dellEconomia Corporativa, propone di abbattere a mezzo degli operai dellIspettorato del lavoro le piante di Piazza Fontanesi, la prima fila fiancheggiante il monumento ai Caduti
(sono le nostre sofore N.d.R.), e provvedere alla potatura di alcune piante dei Giardini pubblici, a condizione che le zocche e le ramaglie vengano lasciate alla Cooperativa dei panificatori che ha estrema necessità di legna per fare funzionare i forni". Il Commissario si dichiara daccordo a condizione però che "i tronchi delle piante siano lasciati al Comune onde ricavarne legna da lavoro ed in particolare casse mortuarie per i poveri, perché diversamente non saprebbero come provvedere" e di casse in quel periodo ne occorrevano davvero tante......Unultima annotazione nel verbale:" è inteso che il taglio delle piante sarà effettuato previo nulla osta del Comando Germanico".
Il 14 aprile la Consulta si riunisce lultima volta; prima di sciogliere la seduta, quindi lultimo atto di questo organismo fascista, Torelli e Miselli prendono accordi "in merito alla consegna delle piante che si stanno tagliando in Piazza Fontanesi- allo scopo di mettere a disposizione dei forni cittadini legna di essenza forte (si tratta dei tigli che in buona parte si sono però salvati N.d.R.) per la cottura del pane".
Del taglio delle sofore dei Giardini non se ne parla; il Comando Germanico ha ben altro cui pensare che al nulla osta, i fascisti hanno anche loro altri problemi e solo dieci giorno dopo le nostre piante assistono ai festeggiamenti del giorno della Liberazione.
Dopo trenta anni e cioè nel 1985 sono sopravvissute anche ad interventi di dendrochirurgia cui sono state sottoposte per curarle da alcune malattie che le avevano attaccate ed ora fanno bella mostra di sé a fianco del Municipale.
Dopo una vita così avventurosa credo meritino di essere vincolate dalla Regione ai sensi della legge n°2 del 1977 che tra laltro prevede una particolare salvaguardia per le piante legate ad avvenimenti storici.
nellimmagine le sofore dei giardini ad inizio del secolo
nellimmagine le sofore dei giardini ad inizio secolo