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9 Settembre 1999
"UN GAY COME BERSAGLIO?"
In occasione dell’ormai prossima apertura della caccia, l’idea di vendicare gli animali a spese dei cacciatori, sia pure in video game, sembra giusta a molti. L’entusiasmo, però, cala se la vendetta si compie su cacciatori gay.
L’uscita americana del videogame "Deer Avenger" (vendicatori di cervi) di Simon & Schuster Interactive, pensato come capovolgimento del fortunato gioco "Deer Hunter" (cacciatori di cervi), ha suscitato disappunto nella comunità omosessuale e nel glaad, che combatte la discriminazione dei gay. Il cervo Bambo (un Rambo-Bambi) deve abbattere cacciatori che riproducono grotteschi tipi umani. Nessun problema per i bersagli "Contadinotto" o "Yuppie", come sparare pero’ a "Free Hugger" ('coccolatore' di alberi) fricchettone che saltella sullo schermo con modi effemminati?
D
’altro canto è l’omosessualità l’ultima moda dei serial americani. Tutto è cominciato quando "Ellenn", un serial della ABC, ha risollevato i propri ascolti dopo aver inserito nell’azione un personaggio gay.
S
i e’ innescata la tendenza: sono almeno tre i serial USA con protagonisti gay. I conservatori protestano, ma il tabù è rotto in nome dell’audience.
E in Italia?
Clamoroso successo per Platinette, travestito oversize che da sfogo alla sua bifida parlantina tutte le mattine dalle 6 alle 10 su radio DeeJay.
Nel serial per eccellenza della scorsa stagione televisiva "Commesse", campione di ascolti, uno dei personaggi più graditi dal pubblico è appunto uno stereotipato commesso gay.
Ma perché sempre ridurli a macchiette come nel "Vizietto"?
Due tra i più importanti poeti del panorama attuale italiano, Maurizio Gregorini e Antonio Veneziani, cantano l’amore omosessuale e meriterebbero di essere letti da un ampio pubblico. Cercate i loro libri, editi da Castelvecchi e Fermenti e ne avrete una prova.
I
gay non sono ne’ bestie rare ne’ fenomeni da baraccone.
Non pensate che la giornata dell’orgoglio gay debba essere quotidiana, al di la’ di parate e cortei? Secondo voi esistono ancora invisibili recinti o gabbie divisorie che separano gli omosessuali dai cosiddetti ‘normali’?

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