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22
Dicembre 1998
"I DANNATI DELLA
TERRA"
Si
dice che quando Ronald Reagan mise piede per la prima
volta alla Casa Bianca, andasse in cerca della War Room,
da dove il Dottor
Stranamore aveva guidato lattacco nucleare
allUnione Sovietica. Quando gli risposero che era
esistita solo in un film, il presidente ci restò male,
come risulta da testimonianze dellepoca.
Laltra sera ho visto Emilio
Fede sul TG4 raccontare in diretta il secondo attacco
americano sullIraq. Ma forse non era una diretta:
stesse parole, stesse voci di commento di
quellaltra volta (91), la solita Silvia
Kramer, le identiche immagini della CNN: la notte plumbea di
Baghdad, le scie dorate dei missili Cruise che tranciano
il buio, illuminando in controluce le navi Usa ancorate
nel Golfo Persico.
Mattina del giorno dopo: sui muri
dellIstituto tecnico Corni campeggia un gigantesco
pene, disegnato su un lenzuolone, di fianco ad un
"Abbasso gli Usa". Il pene di Clinton,
immagino, "Basta con il pene di Clinton",
traduco. Per accompagnamento, un megafono gracchiante che
saluta, in stile presidenziale americano, le ragazze che
transitano di sotto. Un ragazzo concede
unintervista ad una televisione locale. Appena la
telecamera se ne va, megafono e pene spariscono: lo
spettacolo è finito, il giorno dopo dellIraq non
parla più nessuno.
Vado in biblioteca. Mi capita sotto
gli occhi una copia del Carlino di qualche giorno prima.
Editoriale: "Viva lAlemagna" (anche se
manipolata geneticamente, come sostengono gli
avvelenatori). Allinterno del giornale, un
comunicato della Nestlé
rassicura che i terroristi
non passeranno. Afferro Repubblica: mi salta agli occhi
un articolo del corrispondente da Londra, il quale
racconta dello sciopero della fame che va conducendo in
carcere un animalista responsabile di aver sabotato un
laboratorio dove si pratica la vivisezione. Barry Horne,
così si chiama, chiede che il governo rispetti le
promesse fatte in campagna elettorale di costituire una
Commissione che studi il problema. Mi colpisce il finale
dellarticolo: "la vita di tante persone il cui
destino è legato agli esperimenti sugli animali, vale la
vita di un uomo?". Mi colpisce, perché, una
settimana prima avevo ascoltato alcuni ricercatori
universitari sostenere che la vivisezione, le
manipolazioni genetiche, ecc. non garantiscono sul buon
esito degli xenotrapianti (gli esperimenti condotti sino
ad ora sono tutti falliti) mentre producono su quei
poveri animali sofferenze indicibili. Mi colpisce, quel
finale di articolo, anche perché nel libro "Il
secolo Biotech", di Rifkin, avevo letto che le
ricerche sono finanziate dalle grandi multinazionali del
settore, le quali alimentano la speranza per motivi di
business. Per associazione, mi viene in mente che nello
stesso volume, Rifkin accenna alle manipolazioni
genetiche come formidabile strumento di guerra del
futuro, guerre batteriologiche piu distruttive di
quelle nucleari.
Torno a Saddam Hussein ed ai panettoni. Saddam: il
Corriere della Sera
del 19 dicembre, in un articolo a firma di Angelo
Panebianco, emerito professore
universitario, politologo insigne, difende la
legittimità dellintervento Usa, sede delle
principali industrie biotecnologiche, sulla base del
fatto che Saddam non è un liberale, non concede i
diritti civili al suo popolo, ed ha un arsenale di armi
chimiche che vanno distrutte, in nome della pace. Panettoni:
la Nestlé, con la sua produzione di latte in polvere, è
oggetto di un boicottaggio
internazionale in quanto le sue aggressive tecniche di marketing contribuirebbero, ogni
anno, alla morte di migliaia di bambini del sud del mondo.
Non mi piacciono i metodi violenti, non amo i terroristi,
specialmente da quando le BR fecero andare al governo il
pentapartito. Mi viene in mente che linkando sul sito
dellAnsa,
nel notiziario di scienza e tecnica, ho notato un banner
della Novartis, la supermultinazionale che opera appunto
nel settore delle biotecnologie.
Conclusione: non
avvelenate i panettoni, non guardate la Tv, non leggete i
giornali (tranne rarissime eccezioni), boicottate la
Nestlé, chiedete che sui prodotti al consumo siano
indicati gli ingredienti provenienti da manipolazioni
genetiche. E il giorno di Natale, pregate perche il
dolore dei dannati della terra, uomini e animali, abbia
finalmente a cessare.
Buone feste a tutti.
Marino Bocchi
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