DIARIO DI GUERRA
Lunedì 24 maggio 1999
64 persone e solo una casa
Ciao!
Il motivo per cui non ho scritto prima o perché le mail
che mi avete
mandato vi sono probabilmente tornate indietro è che le
centrali elettriche serbe sono state sotto attacco della
Nato che ha utilizzato sia le bombe "soft" (si
riferisce alle bombe alla grafite, ndt) che quelle
"hard" vecchia maniera. Gli scorsi giorni siamo
stati prevalentemente al buio e nei momenti in cui
tornava la luce non era possibile connettersi ad
internet...
Devo dire che ho commesso un'errore nella mia ultima
mail, perché è venuto fuori che la bomba che è caduta
nei campi vicino a Banatski Brestovac non è stata
lanciata su una postazione antiaerea, come avevo pensato
in un primo momento. Ho letto un articolo che raccoglieva
le testimonianze di due guidatori di un trattore che
hanno osservato, terrorizzati, un aereo
sganciare una bomba in un campo di soia, ad un paio di
centinaia di metri da loro. Sembra che sia stata una
delle bombe che per qualche ragione non vengono sganciate
sul bersaglio individuato e devono essere abbandonate
visto che gli aerei Nato non possono atterrare con le
bombe agganciate. Un sacco di bombe sono state
abbandonate nell'Adriatico vicino all'Italia, alla
Croazia e (probabilmente) al Monte Negro e nei campi
della Macedonia, ecc. Una volta che si iniziano a tirare
bombe non c'è fine ad incidenti come questo,
semplicemente le bombe sono ovunque.
L'altro giorno abbiamo visitato degli amici in un
villaggio vicino Pancevo - ci hanno raccontato che
durante i giorni in cui la Nato bombardava gli
insediamenti industriali della città le case del
villaggio di sono riempite di persone che scappavano
verso le campagne. Hanno parlato di alcuni loro amici che
hanno dato rifugio ai membri della loro numerosa
famiglia, così che ad un certo punto c'erano 64 persone
nella loro modesta casa! Era troppo affollata per poter
dormire sui letti, sulle sedie o per terra, così per la
maggior parte del tempo stavano semplicemente seduti a
parlare per tutta la notte, e a dormire qualche ora
durante il giorno. Quando si sono stancati della
situazione hanno deciso che gli adulti avrebbero dovuto
lasciare la casa e trovare un rifugio da qualche altra
parte, così da lasciare più spazio ai bambini. Così
alla fine la casa ospitava "solo" 30 bambini!
Hanno detto che almeno un milione di persone in Serbia è
stata costretta a lasciare le proprie case,
permanentemente o per qualche tempo... Su unapopolazione
di 10 milioni di abitanti è una cifra piuttosto alta.
Ok, provo a mandare questa mail finché c'è ancora
energia elettrica. A presto
Sasa
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