DIARIO DI GUERRA
Martedì 13 aprile 1999, ore 01:49
La raffineria bombardata due volte
Siamo al secondo giorno della Pasqua Ortodossa... E che
giorno... Per prima cosa siamo stati svegliati alle 3:30
del mattino da una forte esplosione.
Hanno bombardato di nuovo la raffinesia di Pancevo! Tutti
se lo aspettavano, e molte persone avevano già lasciato
la città - soprattutto chi aveva figli piccoli - temendo
il disastro ecologico... L'aereo della Nato è rimasto
sopra l'obiettivo per 15 minuti prima di sganciare le tre
bombe. L'orizzonte è diventato subito apocalitticamente
rosso... Alte fiamme e fumo... Più e più esplosioni e
fuoco... Ma siamo stati fortunati, perché il vento ha
portato il fumo nella direzione opposta alla città e ai
vicini villaggi, così non c'è stato bisogno di
evacuare... La raffineria è bruciata fino al
pomeriggio... Alla sera l'odore ancora si avvertiva fino
a Belgrado...
È stato un sollievo, perché tutti si aspettavano i
nuovi bombardamenti...
Poi, poco dopo le 22:30, ho sentito i colpi
dell'antiaerea serba, e il
rumore di aerei Nato... Tutti sono andati sui balconi,
urlando e tifando perché sembrava che qualche missile
Nato (o aereo?) era stato distrutto...
Ma presto abbiamo sentito un'esplosione, e abbiamo capito
che avevano bombardato la raffineria un'altra volta! E
ancora una volta siamo stati fortunati: nonostante il
vento soffiasse nella direzione del centro della città
il fumo nero si è diretto verso l'alto... Mentre scrivo
queste righe, i pompieri hanno circondato la raffineria,
ma ancora non si sono attivati perché i raid della Nato
proseguono... Oggi uno dei ponti di Grdulicka Klisura,
nel sud della Serbia, è stato bombardato dalla Nato
mentre un treno con una cinquantina di passeggeri ci
stava passando sopra... Fino ad ora dieci persone sono
state trovate morte nelle carrozze colpite, e molte altre
erano ferite...
La follia ci circonda da ogni lato... Ieri Slavko
Curuvija, direttore del quotidiano indipendente e del
magazine bi-settimanale di Belgrado, è stato assassinato
davanti casa nel centro della città... Qualcuno sta
utilizzando la scusa della guerra per strangolare le voci
"diverse" in Serbia? Chi è il prossimo? Molte
domande, mentre sento nuove esplosioni...
Ciao
Sasa
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