DIARIO DI GUERRA
Giovedė 8 aprile 1999, ore 23:39
(Senza Titolo)
Le 22:00 sono passate da pochi minuti e ancora non si
sentono le sirene dell'allarme antiaereo... E' piuttosto
strano, ormai siamo abituati ad avere i raid della Nato
intorno alle 8, le 9 di sera.
(Ooops, le 22:15, hanno appena annunciato lo stato di
emergenza). La scorsa notte la raffineria di Pancevo non
e' stata attaccata ma molte persone hanno gia' lasciato
la citta' per paura di un disastro ecologico... Gordana
dice che dovremmo riuscire a trovare un tabaccaio perche'
con la citta' mezza vuota non ci dovrebbero essere file
per le sigarette... Ma sembra che tutte le scorte siano
esaurite. Dozzine di autobus sono parcheggiati in vari
punti della citta', in caso di evacuazione. Gordana e'
andata a lavoro in un villaggio qui vicino solo per
scoprire che e' pieno di persone scappate dalla citta'
ieri sera...
Questa notte diversi gruppi rock hanno organizzato un
concerto su di un ponte che attraversa il Danubio, tra
Belgrado e Pancevo... Speriamo che basti a convincere la
Nato a non tirare missili mentre la gente ci sta sopra.
La scorsa notte le bombe sono cadute sul Palazzo di
Giustizia nel cuore di Belgrado. L'edificio non era
utilizzato certo dai militari ed e' stata una pura
coincidenza che nessuno sia rimasto ferito visto che per
la strada c'erano diversi passanti che hanno visto il
missile cadere dal cielo in una bella serata... Ho visto
un servizio sul bombardamento di una piccola citta' della
Cuprija, un posto che avevo visitato diverse volte... Me
la ricordo come una quieta e sonnacchiosa cittadina, ed
e' stato bizzarro vedere i palazzi e i piccoli negozi
distrutti, con la merce delle boutiques sparpagliata in
giro... Man mano che la campagna della Nato procede sono
sempre di pių gli obiettivi civili che vengono colpiti e
le persone che vengono uccise, anche se rimane difficile
sapere l'esatto numero dei morti... Scommetto che le
autorita' temono che fare la conta dei morti sarebbe
troppo deprimente in una situazione come questa...
Passando a cose piu' leggere, ho sentito che la
fumettista serba Ivana Filipovic si č trasferita a
Vancouver in Canada... Buona fortuna, Ivana! Inoltre gli
amici della migliore rivista europea di fumetti
alternativi, Galago, mi hanno detto che sono pronti a
venire a Belgrado appena la guerra sara' finita per
l'inaugurazione della mostra dedicata alla scena Svedese.
La mostra era in preparazione appena prima che iniziasse
questa follia... Spero di vedervi presto ragazzi.
Saluti
Sasa
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