di Giancarlo Tacconi


Scommesse e cavalli un’accoppiata con l’inebriante gusto del gioco d’azzardo. Una soluzione vincente per l’ippica che grazie all’interesse del pubblico riesce ad essere un piazzato nell’economia italiana. Cavalli-pubblico-scommesse ; una trio che tutti conoscono, facilissima da pronosticare.


Quando si parla di corse di cavalli diventa automatico l’associazione alle scommesse. Ma come si scommette ed in che modo ?

Le scommesse vengono gestite da un elaboratore elettronico detto totalizzatore che una volta disputata la corsa divide il numero di giocate con il montepremi delle puntate. Ecco che da questa operazione ne scaturiscono le quote sulla base di ogni 10 lire giocate (esempio con quota 15 il vincitore incassa 15 lire per ogni 10 lire puntate).

I modi con cui si possono effettuare le scommesse sono molteplici. Premesso che i principianti sono in genere più fortunati , si può puntare sul vincente, bisogna che il cavallo prescelto vinca la corsa, o sul piazzato con la speranza che il prescelto di turno arrivi nelle prime tre posizioni con corse con più di 8 cavalli, oppure nelle prime due con gare meno affollate. Si può poi provare con l’accoppiata cercando di pronosticare in ordine i primi due arrivati, oppure tentare il colpaccio con la trio con l’intento di azzeccare i primi tre.

Dall’anno scorso in una gara di ogni convegno è stato introdotto il quartè per il pronostico dei primi 4 classificati, impresa per poche eletti che aspirano a vincite milionarie con l’impiego di poche migliaia di lire.

Sotto le tribune operano i bookmakers che offrono a quote fisse, quando si punta si conosce l’importo della eventuale vincita, le scommesse su vincente e piazzato.

Provare per credere, con le vincite che saranno ovviamente in rapporto alla difficoltà delle puntate. Un consiglio ? Trovate il ‘Gastone’ della compagnia e portatelo all’ippodromo della Ghirlandina.

Giancarlo Tacconi

CLICK E TORNI A GIRAMONDO


© 1996 Giramondo
PIANETA s.r.l.