di Ugo Cornia


Una ventina di anni fa, nel 1073, G. Perec invento’ una nuova scienza: l’infra-ordinario. Senza portar rispetto alla nostra testa ogni giorno ci facciamo fregare e prestiamo le nostre orecchie da sordastri ai soliti eventi sconvolgenti: treni deragliati, aerei dirottati e macchine schiantate, ovverossia incrinature, pericoli e turpitudini. "Quello che succede veramente, quello che viviamo, il resto, tutto il resto, dov’e’? Quello che succede ogni giorno, il banale, il quotidiano, l’evidente, il comune, l’ordinario, l’infraordinario, il rumore di fondo, l’abituale, in che modo renderne conto, in che modo interrogarlo, in che modo descriverlo?"

Forse si tratta di smettere di interessarsi all’esotico e di iniziare a guardare in faccia all’endotico. "Descrivete la vostra strada. Descrivetene un’altra. Fate il confronto. Fate l’inventario delle vostre tasche, della vostra borsa. Interrogatevi sulla provenienze, luso e il divenire di ogni oggetto che ne estraete. Esaminate i vostri cucchiaini."

Sono tutte domande futili e frammentarie, per questo vale la pena di porsele. Se in queste indagini infraordinarie potete trovare l’eden a due passi dal letto della vostra stanza e’ altrettanto vero che esiste un infraordinario in grado di mostrarvi l’inferno. Chiedetevi perche’ la vostra strada fa schifo e chidetevi perche’ la strada di fianco alla vostra fa schifo allo stesso modo, fate un confronto inutile. Chiedetevi perche’ volete picchiare tutti e chiedetevi perche’ gli altri uomini sconosciuti tutte le mattine vorrebbero picchiarvi, fate un altro confronto inutile. Chiedetevi perche’ vi fa schifo portare a spasso i vostri bambini, e chiedetevi perche’ ai vostri bambini fa schifo andare a spasso per strada: e’ ovvio, un Oggetto invisibile e puzzolente che costa un sacco di soldi ci sta prendendo per il culo e sta massacrando la nostra permaneneza su questo modo, e ci viene a prendere tutte le mattine per trattarci da defiucenti e farsi due rombi: questo oggetto invisibile e’ l’autiomobilie.

Perec, L’Infra-ordinario, Bollati Boringhieri 1994.

G. Viale, Tutti in taxi, Feltrinelli 1996

P. Virilio, L’orizzonte negativo, Costa & Nolan 1986

C. Ward, Dopo l’automobile, Elčuthera 1992

 

 

Ugo Cornia


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