di Lorenzo Martagni


Quest'estate sono andato in Portogallo ed ho assistito alla corrida portoghese. Prima di essere accusato di crudeltà verso gli animali vi voglio spiegare di cosa si tratta.

La corrida Portoghese è uno spettacolo cruento, durante il quale il toro soffre, ma e' molto diversa dalla corrida spagnola: il toro viene torturato meno e, soprattutto, non viene ucciso. Inoltre le corna del toro sono ricoperte da una protezione per impedire che viengano infilzati gli uomini che combattono contro l'animale. Perciò non c'è rischio di assistere in diretta alla morte di un uomo o di un toro.

Nella corrida spagnola lo scopo è uccidere il toro. Per poterlo fare senza troppi rischi, l'animale viene indebolito dissanguandolo con le terribili picche (lance) infilate dai picador a cavallo. Poi si compromettono i muscoli del collo con le micidiali banderillas infilate da uomini a piedi. Infine il toro, ormai spossato, viene ucciso.

Nella corrida portoghese il toro non dev'essere ucciso ma "placcato". Si' avete letto bene: placcato, come nel rugby.

E' ovvio che anche nella corrida portoghese il toro dev'essere stancato, però l'indebolimento dell'animale non e' causato dal dissanguamento, ma dalle corse faticose ed estenuanti dietro ad un cavallo. E' la fase piu' elegante della corrida portoghese. Il cavallo e' montato dal fidalgo, un abile cavaliere, di solito appartenente a qualche nobile casata e dotato di uno spiccato senso della coreografia, che guida il cavallo senza usare le briglie. Si fa inseguire, provoca ed evita le ripetute cariche del toro. Solo quando questo sta correndo con le corna ben dirette contro il ventre del cavallo, il fidalgo può piantare le banderillas, tra le grida di incitamento e approvazione del pubblico.

Dopo aver sfiancato a dovere il toro, facendolo correre ed infilandogli le banderillas, il fidalgo esce e la corrida entra nella fase più spaventosa ed emozionante.

Entrano i forcados. In origine si trattava di contadini armati di forca che tenevano lontano il pericoloso toro quando questo, nelle arene improvvisate, si avventava contro la folla. Oggi i forcados sono otto uomini che si piazzano a mani nude e in fila indiana di fronte al bestione, che è a questo punto della corrida un po' più debole, ma piuttosto incazzato. Il capo forcado provoca il toro con urla, insulti, gestacci e bruschi movimenti del corpo. Il toro dapprima lo ignora, ma quando il forcado è a tiro, improvvisamente scarica tutta la rabbia che ha in corpo scattando repentinamente addosso al primo forcado e agli altri sette uomini dietro di lui.

Il capo forcado, invece di darsi alla fuga come farebbe chiunque sano di mente, sceglie una soluzione apparentemente suicida: si butta tra le corna del toro e tenta di afferralo sul dorso. Gli altri si gettano tra le gambe del toro, gli saltano sul collo, gli afferrano la coda. Insomma tentano pigliarlo un po' dove capita, per provare ad atterrarlo. O per lo meno a fermarlo. Inutile dire che di solito il toro fa filotto degli otto sfortunati forcados, che prendono delle ammaccate non indifferenti da una bestia (incazzata) nera che pesa più di 500 chili.

Lentamente i forcadosi si rialzano. Il capo forcado e' pieno di sangue che gli imbratta il volto e gli arrossa la camicia. Lo spettatore e' ormai sicuro che i forcados, e forse tutti i portoghesi, sono pronti per il ricovero coatto. Ma il sangue non e' del forcado, è quello del toro ferito sul dorso dagli uncini delle banderillas. L'effetto drammatico è sconvolgente.

Al terzo o quarto filotto (mai prima!) i forcados riescono a fermare l'animale decretando, finalmente, la vittoria dell'uomo sulla bestia! Ma che fatica!

Vi posso assicurare che lo spettacolo è veramente interessante. Il combattimento a cavallo è raffinato ed elegante. La lotta a piedi dei forcados lascia stupefatti per la violenza e la semplicità con la quale il toro si sbarazza degli incomodi umani. Se vi recate in vacanza in Portogallo, vi consiglio di assistere a questo spettacolo che, sebbene estraneo alla nostra cultura, non manchera' di procurarvi emozioni autentiche e forti. Magari scegliete una "Tourada do emigrante". Gli emigranti tornano in Portogallo per le ferie e hanno occasione di assistere ad una sola corrida. Per questo le corride a loro dedicate raggiungono il massimo del livello tecnico dei cavalieri, della forza dei tori e della competenza del pubblico.


Lorenzo Martagni.


Per saperne di più

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