LUNATICO E IL MISTERO DEL CARNEVALE DI VERSOFOLA
di Paolo Bonacini
Al signor Lunatico, dilettante matematico, la vacanza sulla sperduta isola di Versofola piacque così tanto da farvi ritorno in occasione del famoso carnevale che là si festeggiava per sette giorni e sette notti di seguito. Sull'isola intanto si era insediata una nuova tribù, popolata da persone normali, che a volte dicevano la verità, a volte mentivano. I normali erano mescolati alle altre tribù: quella dei cavalieri, che dicono sempre la verità, e quella dei furfanti, che al contrario mentono sempre. Ciò rappresentava un bel problema, ma anche un grande stimolo per la passione logico-matematica di Lunatico. L'ultima sera di Carnevale, mentre sfilava travestito da equazione di secondo grado per le vie del centro, a Lunatico accadde una fastidiosa avventura. Improvvisamente un secchio d'acqua gelida si abbatté sulle sue spalle, provocandogli un brivido di gelo e appassendo le incognite del suo travestimento. Uno scherzo di cattivo gusto, del quale Lunatico volle a tutti i costi scoprire il colpevole. La guardia doganale di Versofola con la quale aveva stretto amicizia, un serio cavaliere servitore della patria, si trovava al suo fianco travestito da carabiniere italiano. Si mise subito alla ricerca del colpevole e individuò tre persone mascherate, una da Vampiro, l'altra da Biancaneve, la terza da Pippo Baudo, che portò al cospetto di Lunatico. La guardia disse: "Caro Lunatico, uno solo di loro è il colpevole, e si tratta di un cavaliere, l'unico cavaliere dei tre. Riesci a scoprire chi ti ha versato il secchio d'acqua sulla testa?"
Lunatico si rimboccò le maniche inzuppate e chiese ai tre di pronunciarsi.
Il Vampiro disse: "Io sono innocente".
Biancaneve replicò: "E' vero, lo confermo".
Pippo Baudo aggiunse: "Faccia attenzione, perché Biancaneve non è una persona normale".
A quel punto Lunatico sorrise all'amica guardia e disse: "So già chi è il colpevole!".
Lunatico naturalmente perdonò l'autore dello scherzo e riprese a ballare lungo le vie di Versofola, ma a noi resta il dubbio: chi dei tre versò l'acqua sulla sua testa?
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Al prossimo carnevale!
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