Io ed il mio ragazzo Giovanni ci trovavamo in Finlandia. La nostra
vacanza stava terminando e ci sembrava che meritasse una conclusione
romantica. Avevamo perciò deciso di passare un paio di
giorni nel parco nazionale del Lemmenjoky (http://www.urova.fi/home/sakk/love.html),
che significa "Fiume dell'amore". Il secondo giorno
coincideva con il compleanno di Giovanni ed avevamo programmato
una cenetta a lume di candela a base di carne di renna (nouvelle
cousine lappone!).
Il Lemmenjoki è il parco nazionale più grande d'Europa.
Per visitare la riserva naturale non ci sono strade, ma solo sentieri
e sono pochi anche quelli. L'unico mezzo di trasporto regolare
è una lancia a motore che, al mattino e alla sera, ti porta
nel cuore del parco. Abbiamo scelto questa soluzione e dopo un'oretta
di navigazione fluviale ci siamo trovati nel fitto della foresta.
Abbiamo trascorso la notte in un rifugio e il giorno successivo
abbiamo camminato seguendo il vecchio sentiero dei cercatori
d'oro. La passeggiata nel bosco è stata indubbiamente molto
bella. La natura è assolutamente incontaminata. Di tanto
in tanto si incontravano i resti di qualche miniera abbandonata.
Oppure la lapide di un giovane cercatore d'oro, morto a causa
dell'incendio della sua baracca. Abbiamo camminato un'intera giornata
e gli unici esseri viventi incontrati sono stati un ermellino
e parecchie pernici, che già iniziavano a cambiare il colore
delle piume, preparandosi per l'inverno artico.
Verso sera eravamo all'imbarco, per riprendere la barca e pronti
a goderci la nostra serata romantica. Probabilmente non era solo
amore, ma anche le oltre 8 ore di cammino, che rendevano più
desiderabile la cenetta con l'arrosto di renna.
Purtroppo non sapevamo che può capitare di trovare la lancia
a motore piena. E cosi', inesperti degli usi locali, abbiamo atteso
l'imbarcazione all'approdo sbagliato. All'ora dell'imbarco ci
siamo visti sfilare davanti la lancia piena di persone (ma dov'erano
durante il giorno che non ne avevamo incontrata nessuna? mah?)
e siamo rimasti a piedi. Non solo noi, ma anche un anziano professore
e, ancora più sfortunata, una coppia di tedeschi. Questi
due erano scesi lungo il fiume convinti di scattare qualche fotografia
e di rientrare, ma quando hanno cercato di risalire, la lancia
era piena pure per loro. Non erano neppure attrezzati per la notte.
Per fortuna in questi casi, scatta la solidarietà dei viandanti.
Abbiamo trovato un telo, una giacca a vento e qualche maglione
e siamo riusciti a fare un giaciglio per gli sfortunati crucchi.
Poi, ho spiegato a tutti che era il compleanno di Giovanni. Abbiamo
riunito le nostre misere vivande, le abbiamo divise per cinque.
La nostra cenetta romantica è stata sì al lume di
candela, ma vi posso assicurare che dava una sensazione strana
cantare "happy birthday" davanti ad una minestrina Knorr,
qualche fetta di salame. due formaggini e delle aringhe affumicate.
Silvia Lombardi (s.lomba@pianeta.it)