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M. Targi
Barelle abbandonate in corsia
con relativo malato, operazioni tecnicamente riuscite su
pazienti clinicamente morti... Al Sud come al Nord, chi
vuole trovare le zone dombra del nostro sistema
sanitario non ha difficolta alcuna. Tuttavia i dati
sulla salute in Europa confermano che quella italiana non
è affatto male piazzata e che un italiano su quattro ha
notato un netto miglioramento nella sanità.
Questo significa che presto avremo solo il ricordo delle
giornate sprecate in attese di un intervento chirurgico,
di esami o di un parere specialistico, di assistenza
domiciliare? Niente più giornate di gran pazienza e
molti disagi non direttamente necessari alla cura? Niente
più propositi di andare direttamente a Lourdes?
Difficile dirlo. Quello che si scopre, dati alla mano,
sono i molti nuovi ospedali privati che sorgono un
po dovunque, e con essi piccole chiazze di sanità
pubblica che funziona, che cura e guarisce come in altri
paesi avanzati. Le inchieste cominciano ad indicare i
sanitari statali che lavorano male, i funzionari che non
funzionano, gli amministratori che lucrano sugli
ammalati. E a indicare coloro che fanno le stesse cose,
ma sotto privato.
I casi di penosi ´viaggi della speranza calano.
Dal Sud al Nord, o addirittura oltrefrontiera, alla
ricerca di una terapia o di un bisturi affidabile.
Abbiamo solo meno denaro a disposizione o si tratta forse
di un sistema concorrenziale che comincia a mettersi in
moto?
CLICK E TORNI A
GIRAMONDO
© 1996 Giramondo
PIANETA s.r.l.
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Nuovi ospedali privati sorgono un po
dovunque, stimolando la concorrenza. E i viaggi della
speranza vanno in crisi. |