Oggi è il
Giramondo - Aperiodico telematico
Italiaplease - The Italian Tourism Connection
Cambia la frase
Frasi precedenti
Link utili

ultime notizie
oroscopo
elenco telefonico
meteo
progr. TV
cinema mo re
pianeta film
mappe
traffico
sport
orari treni
aerei
teatri mo re
concerti
tv
radio
lavoro
istituzioni
associazioni
salute
ecologia
turismo
numeri utili

"E' successo qui e ora"
di Fiorella De Nicola
Segnala ad un amico
Stampa questo articolo


27 gennaio1945. Gli alleati liberano il campo di sterminio di Auschwitz. Il 27 si celebra la giornata della memoria. Per non dimenticare: “Considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no…Meditate che questo è stato.” Nelle strade di Gerusalemme si osserva un minuto di silenzio, con i passanti che si fermano a ricordare i 6 milioni di ebrei uccisi. Segue trasmissione televisiva, film celebrativo, assemblea scolastica, visita a sinagoga del governante di turno. Poi per i successivi 364 giorni più niente. Ma che cos’è che non dobbiamo dimenticare?La miglior lezione dell’Olocausto, per noi israeliani e per tutto il mondo civilizzato, è che bisogna tutelare la democrazia, combattere il razzismo, difendere i diritti umani.” Scrive Tom Segev, storico d’Israele che ci ricorda come la Shoa “ è successa qui e ora, in una società alla quale apparteniamo tutti”.

28 gennaio 2002. Gli alleati, nella persona del loro comandante supremo George W. Bush, dichiarano che i detenuti di Guantanamo non sono e non saranno mai prigionieri di guerra. Tipico esempio di rispetto dei diritti umani nel mondo civilizzato. I 158 prigionieri della base di Xray a Cuba sono terroristi, “spietati killer” e non hanno diritto alla protezione della convenzione di Ginevra. Vestono tute arancioni, hanno manette a mani e piedi, vivono in celle di reti metalliche, consumano 3 pasti al giorno, pregano verso la Mecca, dormono con luci perennemente accese, hanno bende sugli occhi e tappi nelle orecchie: sono trattati “umanamente”, ma non sono prigionieri di guerra. La preoccupazione della coalizione antiterrorismo- gli inglesi fanno sapere che non accetteranno condanne a morte per i tre terroristi inglesi detenuti nella base, i tedeschi chiedono l’applicazione della convenzione di Ginevra, per non parlare delle critiche di Amnesty e della Croce Rossa Internazionale- non è quella di assicurare ai prigionieri un piacevole soggiorno alla base; non è tanto il trattamento materiale ma quello civile, e più ancora giuridico, che è in discussione. Perfino nelle aule di giustizia italiane è scritto che la legge è “uguale per tutti”; gli U.S.A decideranno della vita e della morte di 158 persone- pericolosi criminali, pazzi terroristi, aspiranti kamikaze- ma pur sempre persone. Non devono decidere chi sono ma processarli per i crimini che hanno commesso. E devono processarli secondo la legge, non per spirito di vendetta; in un tribunale, non su una nave in acque internazionali; devono essere processati da un giudice, non da militari. “Gli Stati Uniti devono difendere il diritto e la legge anche nei confronti dei terroristi”scrive il New York Times. Tribunali hanno deciso le sorti di criminali nazisti, e non c’è delitto tanto grave da giustificare la sospensione dei diritti umani. Combattiamo il terrorismo per questo: garantire la libertà, la democrazia, la civiltà giuridica dei “buoni occidentali”.

Improvvisamente siamo informatissimi sull’Afghanistan e il Pakistan, ma ci siamo dimenticati del Medio Oriente. Non siamo i soli. Bush ha gentilmente “scaricato” Arafat –“mi ha deluso, deve compiere uno sforzo pieno per combattere il terrorismo”- allora arrestiamolo e spediamo pure lui a Guantanamo. Non che non sia già “prigioniero” a Ramallah, tenuto in ostaggio dal primo ministro israeliano Sharon, che afferma di voler sicuramente arrivare alla pace, ma non riconosce all’unico leader del popolo palestinese l’autorità necessaria per arrivare ad un accordo. Se non si può trattare con Arafat come si può sperare di metter fine alle violenze? E l’Europa è in grado di sostenere il ruolo di imparziale mediatore di pace, dato che l’amministrazione Bush minaccia di rompere le relazioni con l’Olp? Siamo internazionalmente impegnati contro il terrorismo, non sappiamo cosa fare dei terroristi catturati -o meglio abbiamo molti dubbi-, rimproveriamo ad Arafat il mancato uso della forza per combattere i “suoi” terroristi.
Il rischio non è che in mezzo a tutta questa violenza si perda nuovamente il lume della ragione?


Fiorella De Nicola,
mailto:fiorella@sodeni.it

Ultimi articoli

Chi siamo noi? Chi sono loro?
Mandiamo Rete 4 sul satellite
Il rugby per sognare in Africa
Scrocifiggiamo l'Italia!
No all'informazione a cottimo!


Nel web
Deportati
Memoria
Guantanamo
Amnesty
Ascolta Primo Levi (Radio-Rai3)

Nelle news

Politica
Storia


Leggi le opinioni degli altri e
dicci la tua!

13/02/2002
Gia' il giorno della memoria, con vari Perlasca e documentari sui campi di sterminio passati per la tv, tentativi per ricordare. Oggi e' imperante essere piu' potenti degli altri, in qualsiasi campo, quindi il passato e' rimosso, sotto metri e metri di terra e sassi quasi un reperto archeologico che pero' non affascina non riesce a valutare l'esperoenza passata, non insegna. "Non fare agli altri cio' che vuoi sia fatto a te", troppo giusto, troppo giusto, difficile da applicare da praticare nell'ottica della sopraffazione tra individui.
Chi ha tanto giustamente invocato che giustiza fosse fatta per le attrocita' compiute durante il secondo conflitto mondiale ora sta militarmente massacrando e umiliando la popolazione civile.
Non giustifico gli attentati, ma ritengo di porre su piani diversi gli attacchi suicidi e le ritorsioni di tipo miliare compiute da un esercito.
Probabilmente serve un po' di memoria e un grado di tolleranza maggiore.

drogo (195.250.224.81) , genova

20/02/2002
Non credo che la Shoa e quanto stia avvenendo oggi possano essere messe sullo stesso piano. Se non altro per il fatto che la prima era l'espressione eplicita e fondante del regime nazista, mentre oggi non e' cosi'. Anche se certo Bush e Sharon sono meno distanti dei loro predecessori ad una logica simile.
E' appunto questo che mi preoccupa: nonostante il fatto che le tragedie prodotte dal fascismo siano espressioni della stessa società in cui viviamo ancora oggi, questi signori possono permettersi comportamenti che dovrebbero subito metterci all'erta. ed invece niente. persino una cosa semplica e dovuta come la memoria viena messa da molti in discussione.

francesco (212.22.128.63) , Modena

26/02/2002
Io non credo al giorno della memoria! In un mio vecchi libro di storia c'era una frase di catullo che così recitava:- Non conoscere quello che è successo prima di noi è come rimanere sempre bambini-.Come dare torto al buon vecchi Catullo? Non credo però ai giorni della memoria propagandistici.Ce ne sarebbero troppi da ricordare,davvero troppi...purtroppo!!! Oggi come sempre la storia è scritta dai vincitori.Non riusciamo neppure ad essere onesti con noi stessi e con quello che è successo in passato,e tutto per bassi scopi propagandistici e di interesse personale.A nessuno importa dei prigionieri di Guantanamo come a nessuno importo delle migliaia di persone che Fidel Castro Ha massacrato negli ultimi decenni.Tutto è finalizzato alla mera notizia.Quando una cosa non fa più notizia si spengono i riflettori e nessuno ne parla più.Ieri arafat era considerato un terrorista,poi gli è stato consegnato il nobel,adesso è un "prigioniero" degli Isrlaeliani abbandonato dagli USA.Purtroppo la verità è una sola...:A nessuno frega niente di niente!!!- Basta arrivare in fondo al mese ed avere il cellulare nuovo,la macchinetta familiare,una bella casa e magari una moglie compiacente e tanti bei pargolotti.Tutto il resto è un qualcosa in più! Purtroppo!!!
Francesco Mini (151.27.9.196) , Castelfranco di Sotto - Pisa-

21/03/2002
VAI INTERRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
marta (62.98.103.88) , asti

18/06/2002
Scusa Francesco Mini, ma tu sei mai stato a Fossoli, o in qualsiasi altro campo di concentramento nazifascista? Pensi che siano strumenti di propaganda? Perchè non provi a leggere i documenti che sono allegati all'articolo? Sono la testimonianza di fatti storici. Se poi avrai voglia di parlare ancora di propaganda allora temo che sia tu vittima dei tuoi pregiudizi

Francesco Tutino (212.22.128.63) , Modena

01/07/2002
Scusami tu,caro Francesco Tutino, ma necessito di darti una risposta.Io non credo alla "Soluzione Finale"!Io non credo ad una volontà nazifascista di stermio degli Ebrei!Io non credo alle camere a gas e ai racconti che parlano di sperimenti macabri sui prigionieri ! Credo nei campi di concentramento però! Campi dove venivano rinchusi prigionieri di guerra,prigionieri politici,Ebrei.Guarda caso,gli Americani internavano cittadini statunitensi di origine giapponese,tedesca e a volte italiana.Guarda caso tutti i paesi coinvolti nella seconda guerra mondiale avevano costruito sul loro territorio dei campi di concentrameno.Non erano solo i Tedeschi o gli Italiani ad averli costruiti.Erano tutti!!! E i campi di concentramento esistevano anche nella prima guerra mondiale,dove migliaia di prigionieri Austriaci,Ungheresi e Tedeschi sono morti di stenti nei campi Italiani.Ah già,la prima guerra mondiale l'abbiamo vinta...magari quei campi di concentramento andavano bene vero?Ma ci sono stati anche i campi di concentramento dove i Carabinieri Reali nel XIX secolo internavano quelli che chiamavano "briganti"!!!Ti ricordo la storia della conquista del Meridione d'Italia vero?Io mi rendo conto che qst argomenti possano essere scottanti,ma mi chiedo anche tante volte perchè?
Perchè ci sono autori che vogliono e cercano di dimostrare che le camere a gas sono state costruite successivamente e vengono arrestati oppure umiliati? Non esiste più il diritto di indagine o di dubbio per certi argomenti?Perchè ci sono associazioni che chiedono di far analizzare pezzi di sapone esposti al Palazzo della Pace dell'Aja , e nessuno vuol farli analizzare davvero? Si potrebbe scoprire che in fin dei conti non è sapone umano?Perchè alla fine della Seconda Guerra Mondiale Stalin parlava di 50 milioni di Ebrei uccisi nei campi di concentramento e oggi si parla solo di 6 milioni? Fra 50anni diventaranno 2 milioni soli?ricordi la storia delle fosse di Katyn in Polonia? Per anni i comunisti avevano dato la colpa ai nazisti per il massacro di migliaia e migliaia di ufficali Polacchi.Negli anni '80 la Glasnot di Gorbaciov ha permesso di scoprire che quel massacro era stato commesso dai sovietici!!!E i milioni di Armeni Cristiani massacrati dai Turchi?
Vogliamo ricordare anche loro per cortesia?E gli Indiani d'America?E i poveri cittadini sovietici che hanno subito le persecuzioni del regime più criminale al mondo?E i cittadini Cinesi sotto Mao? E il Tibet?E gli Aborigeni? Ma soltanto gli Ebrei debbono essere ricordati?E i crimini degli Israeliani nei confronti dei Palestinesi? E' più di mezzo secolo che questi signori stanno massacrando un popolo con il "consenso" dell'Occidente.Allora cosa vogliamo dire? Che una guerra se vinta è più giusta di una persa? Che alcuni massacri sono migliori o pggiori di altri?
Caro Tutino...io sono per l'equidistanza!!!!! Da tutto e da tutti!!! E mi sembra che questa equidistanza dea parte di tutti non ci sia affatto.Lo sai perchè...?Perchè David Irving ,scrittore inglese,dopo anni di studi e di ricerche è riuscito a processare Adolf Hitler e tutta la dirigenza del Terzo Reicht sulla base degli elementi di prova che verrebbero adottati da qualunque tribunale civile e democratico del mondo(e ti assicuro che sono pochi....!!!).Questi elementi di prova provengono dagli archivi della Cia, dei servizi segreti Tedeschi,Francesi e Inglesi.Ne è venuto fuori un quadro sconvolgente:Non esistono prove per affermare che ci sia stata una volonta di sterminio degli Ebrei.Chiunque affermi ciò è pertanto un bugiardo!! Cmq il libro ovviamente è stato boicottato dalle democrazie liberali.Se vuoi puoi acquistarlo presso la libreria Ar( Ar,Via Largo Dogana Regia-Salerno)di Salerno.Un migliaio di pagine ben documentato.Quindi...ritornando al mio primo intervento...la storia va conosciuta.Ma va conosciuta tutta!!! Non soltanto una parte.

francesco mini (151.27.11.81) , castelfranco di sotto - pisa-

18/11/2002
COSA DIRE L'UOMO PER I PROPRI INTERESSI PERDE IL LUME DELLA RAGIONE. LA SETE DI POTERE SPESSO LO PORTA ALLA IRRAZIONALITA, ALLA PERDITA DEI VALORI UMANI PROPRIO QUELLI CHE TEORICAMENTE CI DOVREBBERO DIFFERENZIARE DALLE BESTIE.
MA DAVANTI A SIMILI CRUDELTA CHI E' LA BESTIA SU QUESTA TERRA? CHI ABBEDISCE AD UNO ISTINTO NATURALE ED UCCIDE PER VIVERE?
O CHI UCCIDE O MEGLIO DISTRUGGE PER UNA SETE DI POTERE?
MA NON SO COSA MI SPINGE IN CERTI MOMENTI AD AVERE ANCORA UNA FIDUCIA NEL GENERE UMANO, COSI FALSO, CRUDELE, E PRIVO DEL RISPETTO DELLA VITA, PROPRIO QUELLA VITA CHE MOLTI AMMALATI TERMINALI SPERANO DI AVERE UN MINUTO IN PIU'LUNGA.
COMPLIMENTI PROPRIO BRAVI ED UMANI.

Pierpaolo Cilloco (80.116.193.58) , Cagliari

15/01/2003
Francesco Mini dice, a ragione, che i campi di concentramento non sono un fatto limitato alla sola seconda guerra mondiale. Ha perfettamente ragione quando menziona altri conflitti che hanno visto il sorgere di campi di concentramento (Basta pensare alle guerre nei Balcani degli anni '90). Ha ragione nella sua visione dell'Unità Nazionale come una guerra di conquista del meridione d'Italia. Ma devo dire che il modo in cui sminuisce la Shoa portandola sullo stesso piano degli altri avvenimenti che ha menzionato mi lascia molto perplesso. La Shoa è stato uno dei più grossi drammi che la storia dell'umanità ricordi.
Muso Duro (151.4.191.104) , Salerno

20/01/2003
A scuola stiamo per affrontare il tema delle due grandi guerre che hanno scosso la storia passata e continuano a scuotere, stordire e turbare quella presente per invitarci ad una riflessione sul nostro futuro. Ho letto qua e la i commenti presenti qui sopra. E ho letto parecchi libri a riguardo, cito i più importanti: Se questo è un uomo, La tregua, Ultime lettere da Stalingrado, Niente di nuovo sul fronte occidentale, Centomila gavette di ghiaccio. Credo che non serva a niente trovare il principale colpevole dell' olocausto, o dire è più importante quel fatto piuttosto che l'altro. L'importante è ricordare che c'eravamo tutti, ci siamo tutti e ci saremo tutti. Dobbiamo ricordare il fatto e sentirci tutti un pò colpevoli, perchè il nostro animo tende a trovare un colpevole per liberarsi la coscienza e cercare di dimenticare. Ma è proprio questo che non è da farsi. Dimenticare. Bisogna ricordare ed evitare. Evitare lo stesso errore. Tutti.
Will (151.29.225.6) , Gallarate

26/01/2003
Anche io parteciperò sicuramente alla giornata della Shoà in memoria di tutte le persone che sono morte ingiustamente,chiusi in campi come bestie.Quando penso a queste cose mi assale una rabbia inesauribile,i Tedeschi potevano dimostrare di essere superiori anche senza sterminare famiglie intere.Essi potevano avere un grado in più essendo tedeschi,ma se andavano a valutare gli ebrei potevano scoprire che anche se più poveri gli avrebbero insegnato tanto!Ora che tutto ciò è successo posso solo augurargli una pace eterna e disonorare i tedeschi dicendo che le persone superiori solo le più intelligenti non le più egoiste e assassine!
Verrecchia Azzurra (212.171.223.175) , Frosinone

03/02/2003
BE' CREDO CHE LA COSA PIù IMPORTANTE DA FARE E QUELLA DI NON DIMENTICARE MAI QUELLO CHE è ACCADUTO QUEL GIORNO PERCHè SAREBBE DA STUPIDI DIMENTICARSELO.ANCHE SE è UN BRUTTO RICORDO,RICORDARE I LAGER,LE CAMERE A GAS,ICAMPI DI CONCENTRAMENTO E TUTTO IL RESTO è BELLO PERò AMENO RICORDARSENE O ALMENO OGNI TANTO RIVOLGERE UN PENSIERO IN INDIETRO E PREGARE CHE CIò NON ACCADI PIù.
CLELIA (62.11.132.173) , GIFFONI SEI CASALI

06/02/2003
secondo me quello che sta accadendo oggi non è paragonabile a quanto è successo anche se ............
laura (213.140.9.152) , milano

08/02/2003
la guerra non potrà mai portare benefici e il giorno della memoria serve a ricordare che non bisogna dimenticare ciò che è successo.
Tartal (213.213.48.76) , Salerno

25/02/2003
via milannnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn
dario (151.26.172.232) , milano

25/02/2003
vai milannnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn
vai milannnnnnnnnnnnnnnnnnn

zengan (151.26.172.232) , dario

06/03/2003
credo che quello che è successo non possa mai essere riparato... soprattutto quando si nota in alcuni giovani d'oggi come il fatto sia passato inosservato, addirittura ad arrivare a dire che gli americani si siano inventati tutto (mi riferisco alle manifestazioni contro il 27 gennaio). tutto questo è inammissibile al giorno d'oggi. sei milioni di vittime non sono fantascienza
fabio (212.171.80.177) , bergamo

28/01/2004
di quello che è successo non si può fare più niente,bisogna guardare il male che si è fatto e non farlo riaccadere!
Sara (151.24.169.133) , ROMA

28/01/2004
grazie a Will e a Pierpaolo Cillico per le belle cose che hanno scritto
mi sono state di aiuto

marina (151.26.39.189) , cosenza

20/01/2005
che dire io sono un appassionato di storia ma la storia dei campi è una ferita troppo profonda i responsabili ancora oggi non anno ancora chiesto perdono sono orgoglioso che l'italia abbia dedicato un giorno alla memoria spero che che la storia non debba piu scrivere pagine cosi tristi
salerno antonello (212.97.60.10) , monza


Vai all'articolo

Firma


Citta'



Email




Anno VIII - Dir. Editoriale G. Sonego
APERIODICO TELEMATICO
© 1995-2003 Giramondo
Factotum s.r.l.