Giramondo: aperiodico telematico d'informazione, attualità e discussione

 

22/12/2024

[an error occurred while processing this directive]
visitatori dal
17/9/2001

Le Vostre Frasi I
Le Vostre Frasi II

 

 

scrivi un messaggio

 


chat!
Chat!

bbs
Forum

dediche
Dediche

software
Software

comunica
Comunica

bbs
Ricerche

             

24h di Repubblica
e ultim'ora

ultim'ora televideo
elenco telefonico
altro che il 12
meteo
mappe
traffico
sport

orari treni
aerei
cinema mo re
pianeta cinema
teatri mo re
concerti
tv
radio
lavoro
istituzioni
associazioni
salute
oroscopo
ecologia
turismo
numeri utili




nel web

Genoa Social Forum
Dossier G8
Approfondimenti sul G8
Genova - L'Inferno
Link stop G8
G8 news
Il sito del G8 a Genova
Il video dal TG1

Antigone raccoglie le denunce di violazioni dei diritti umani a Genova

 

nelle news

Politica
Cultura Antagonista
Politica Libertaria



24 luglio 2001
"Botte da orbi"

Cosa ne dite?
Dicci la tua!

La cosa più triste della giornata di ieri (21 Luglio ndr) non sono i nuovi scontri e le inaudite violenze. La cosa più triste è piazza Alimonda, angolo via Caffa, giusto in mezzo alla strada dove una macchina di sangue e segatura segna il luogo dove due giorni fa un carabiniere ha ucciso Carlo Giuliani, 23 anni, un normale ragazzo antiglobal. E' un luogo dove i genovesi bene di solito si riuniscono per l'aperitivo serale; ieri c'erano pochi mazzi di fiori, una lampada votiva e due assurdi contenitori da gelati perché le macchine lo evitassero. Una mano a pennarello ha cambiato il nome da Piazza Alimonda in Piazza Carlo Giuliani. Due striscioni sui muri lì vicino dicono: "qui non è morto un ragazzo, è stato ucciso". Non c'è un fiore del sindaco né del sindacato, né dei bianchi né dei neri o dei rossi, né una corona del Social Forum. Passano radi motorini, un signore porta il cane a pisciare. Altri, turisti da manifestazione, si fotografano sul luogo, giusto per dire c'ero anch'io. Ma si può morire così e il giorno dopo nemmeno un saluto e un po' di rispetto? Ci si aspettava che il corteo deviasse dal suo percorso originale - per soli 200 metri - e passasse in terribile silenzio, magari gettando qualche fiore in più. Lo meritava lui e lo dovevamo a noi stessi. Invece gli affannati leader non ne hanno avuto la forza né la determinazione. C'è da sperare che almeno lo avessero pensato e che i lacrimogeni gli abbiano annebbiato il cervello. Tutto intorno, la zona degli scontri di venerdì è stata miracolosamente ripulita nella notte: né cocci, né vetrine divelte, tutte già ricoperte di assi di legno. Si illudeva, l'efficiente azienda della Nettezza urbana, che fosse finita, è invece ieri la distruzione è ripresa di nuovo in luoghi disseminati e sparpagliati, ma questa volta con due novità: dopo gli svarioni del giorno precedente, i carabinieri non sono quasi stati impiegati in piazza; solo Polizia di Stato, ma questa volta in versione dura. Abbandonata ogni tutela e rispetto dei manifestanti (che "non sono i vostri nemici", Scajola dixit, tanti giorni fa), sono circa duecento le denunce che il collegio di avvocati del Gsf ha raccolto, tutte con nomi, ora e testimoni. Tutte selvagge, tutte gratuite, tutte abusive quelle violenze. L'ultima, alle sette di sera, ha coinvolto proprio uno degli avvocati, sotto la loro sede: sfodera il tesserino e cerca di fermare una bastonatura di ragazzi inermi; viene preso lui a calci, gli puntano in faccia il fucile da lacrimogeni, viene mandato via in lacrime e sconvolto. Sarà denuncia anche quella, ma non essendo in America, il numero di matricola è il segreto meglio custodito dalle nostre forze dell'ordine. All'ospedale Galliera, racconta un altro legale, le testimonianze sono sconvolgenti: due ragazze ventenni, rannicchiate dietro un cespuglio, afferrate, insultate e bastonate; un consigliere di Rifondazione finito in ginocchio e percosso a lungo; lo stesso una signora di sessant'anni. A un certo punto i medici più responsabili hanno cominciato a far uscire i medicati da passaggi secondari, perché diversamente era il fermo sicuro e arbitrario. Una dottoressa del San Martino, in manifestazione anche lei, ci riferisce di un gruppo di ragazzi di Verona che alla prima carica scappano in un portone aperto di via Casaregis e lì vengono rastrellati e picchiati. All'ultimo di loro tocca anche l'arresto, chissà con quale fantasiosa motivazione. L'elenco di abusi è infinito e può essere descritto solo per episodi. Di alcuni chi scrive è stato diretto testimone: carica contro i Black bloc (che scappano) e alla fine, in corso Torino, poliziotto cicciottello che isolato corre con la bomboletta dello spray irritante, con quella atterra un ragazzo che non c'entrava, e subito dopo altri due infieriscono a terra e poi lo ammanettano. Lungo Bisagno: carosello pericoloso dei gipponi, gente sui muretti del fiume con le mani alzate, macchina che si ferma, scendono in cinque e bastonano, uno a caso, basta che fosse giovane. Questi omoni non erano ragazzi di leva impauriti, ma truppe addestrate e preparate; se ieri hanno cambiato il loro comportamento rispetto al giorno precedente, sembra sensato ritenere che dall'alto sia arrivato il via libera. L'ordine questa volta era arrestare e bastonare, non fatevi scrupoli. Alle sette e mezza di sera posteggiano strafottenti in via Fiume, estraggono i panini e si fanno una sigaretta; due colonnelli si abbracciano e congratulano. Unica consolazione la solidarietà fattiva di tanti genovesi insospettabili che aprivano portoni e appartamenti, offrivano da bere e da mangiare. Altri gettavano acqua rinfrescante, per chi si accalcava sotto le loro finestre. Erano quasi tutti anziani, come è la popolazione di Genova, e forse per questo, quando li intervisti, citano l'occupazione nazista. Scherzi della memoria storica: oggi non ci sono i nazisti, solo i fascisti al governo.

Franco Carlini
(da il manifesto del 22 Luglio)

Altri articoli da leggere e commentare:
Zanzare d'inverno
Aspettando il teletrasporto

Il lupo di silicio
Boicotta la TV
Apocalittici o integrati?
Tesori Rubati
Non e' vero che non si puo' volare

Archivio dal gennaio '96



Le pubblicazioni di Giramondo, da non perdere!

Capitan Trash

Pepper

Fabbrica Italiana d'Arte

Rugby

Guerra e Pace

La storia di Reggio attraverso gli alberi

Presepi

L'Inquinamento Elettromagnetico


Vota il sito!

  Leggi le opinioni degli altri e dicci la tua!
[an error occurred while processing this directive]
   
 


-
Leggi l'articolo

Firma

Citta'                                                  Email
 

Anno III - Dir. Editoriale G. Sonego
APERIODICO TELEMATICO
di PIANETA s.r.l.

© 1995-2000 Giramondo
PIANETA s.r.l.