Nella nostra Provincia, le condizioni favorevoli all'emittenza determinate dai rilievi dell'Appennino Modenese e l'attivismo di alcuni gruppi imprenditoriali del settore, hanno determinato lo sviluppo di numerose stazioni Radiotelevisive che si suddividono in:
* n. 51 stazioni radio pari al 23% del totale Regionale * n. 48 stazioni TV cioè il 13% del totale RegionaleQuesti dati mostrano che il maggior numero di stazioni radio in ambito Regionale è situato in Provincia di Modena (40 a Forli, 33 a Bologna).
* potenti stazioni radio installate sul Monte Cimone, a circa 2000 metri sul livello del mare, che coprono una vasta area della Pianura (fig. 1); * stazioni radio ubicate su tralicci o sui palazzi più alti per servire i centri urbani di maggiori dimensioni (Modena, Carpi, ..., etc.); * impianti di bassa potenza (inferiore al kW), distribuiti in varie postazioni dell'Appennino ed installati per servire valli, località isolate o paesi posti in posizioni sfavorevoli perchè coperti da colline (Sassuolo e Vignola)
Sonda RV31 Sonda RV14 Range in frequenza 2 Mhz-800 Mhz 0.7 Mhz- 1 Ghz Sensibilità in frequenza +/- 1 dB +/- 3 dB Risposta isotropica +/- 1 dB +/- 1 dB Data di calibrazione 19/08/1992 19/08/1992La calibrazionde dei sensori è stata effettuata presso il laboratorio di Sanità Pubblica - Sezione Fisica della USSL n. 40 di Ivrea (TO) che dispone di campi standard aventi precisione di +/- 1 dB. I campi in dotazione di questo laboratorio, sono intercomparati con quelli della American National Institute of Standards and Technology di Boulder (Colorado-Usa).
Per l'analisi di spettro si sono utilizzate le seguenti antenne con le relative caratteristiche:
Antenna Biconica CHASE mod. VBA 6106 Range di frequenza 30-200 Mhz data di calibrazione 24/01/1992 Antenna Log-periodica EMCO mod. 3146 Range di frequenza 200 Mhz-1 Ghz data di calibrazione 19/08/92Entrambe le antenne sono state calibrate dal Laboratorio di Ivrea.
Range di frequenza 9 Khz - 1.8 Ghz Range di Ampiezza -115 dBm - +30 dBm Accuratezza in frequenza +/- 2 Khz Accuratezza in ampiezza +/- 2 dB Demodulatore AM/FMSi è inoltre utilizzato il misuratore di campo UNAOHM mod. EP 740.
Le rilevazioni in banda stretta, effettuate con l'analizzatore di spettro, presentano problemi aggiuntivi determinati da diversi fattori:
* l'antenna utilizzata nel range da 30 a 200 Mhz è linearmente polarizzata ed è quindi sensibile ad una sola componente del campo elettrico;
* i fattori d'antenna forniti dai costruttori vengono valutati in condizioni di campo lontano e, per antenne linearmente polarizzate, con l'antenna in polarizzazione orizzontale. E' quindi necessario ricalcolare il fattore d'antenna predisponendo una procedura di calibrazione che tenga conto delle condizioni di utilizzo. Questa procedura è stata messa a punto dal Laboratorio di Sanità Pubblica di Ivrea, dove sono state ricalibrate le antenne utilizzate nelle rilevazioni [3];
* il campo elettrico presente nell'area di misura può interferire
sulla strumentazione, introducendo errori sui valori rilevati.
Le rilevazioni in banda stretta sono state effettuate a 160 cm da terra
utilizzando il cavalletto di materiale isolante.
L'antenna è stata collegata all'analizzatore utilizzando un
cavo di 20 m in modo da allontanare il più possibile l'analizzatore
dalla zona ad elevato campo elettrico e, contemporaneamente, perturbare
il meno possibile la misura.
A causa delle riflessioni, la direzione del campo elettrico non è
nota ed è quindi necessario effettuare tre rilevazioni orientando
l'antenna lungo le direzioni x, y e z. Per l'antenna log-periodica, utilizzata
nella banda TV, sono sufficienti due rilevazioni con l'antenna orientata
verso la sorgente.
I punti di misura sono stati scelti considerando la configurazione
degli impianti, la posizione delle aree accessibili e quella delle abitazioni.
La mappatura del sito è stata effettuata con strumenti a larga banda
e solo in alcuni punti significativi si sono effettuate le analisi di spettro
da circa 85 Mhz a 1 Ghz.
Con l'ausilio del demodulatore FM, si sono identificati i nominativi delle emittenti radio mentre, con il misuratore di campo UNAHOM dotato di video TV, si sono individuate le emittenti TV.
Il confronto tra le rilevazioni a larga banda e quelle effettuate con
l'analizzatore, considerando globalmente i contributi delle singole emittenti,
ha evidenziato un buon accordo tra i due risultati. Solo in alcuni siti
il valore misurato con la sonda Aeritalia risulta superiore (+ 3 dB) al
valore rilevato in banda stretta. Valutando la tipologia degli impianti
installati in questi siti, si è evidenziato che l'errore era dovuto
alla risposta della sonda alle frequenze superiori a 700 MHz (a 800 MHz
il fattore di calibrazione della sonda RV31 è + 3.25 dB). In questi
siti infatti le emittenti TV superavano in numero quelle radiofoniche.
--valore efficace del campo elettrico --> 20 V/m
--valore efficace del campo magnetico --> 0.05 A/m
-- densita' di potenza --> 1 W/m2
In attesa di una legge nazionale che finalmente regolamenti il settore,
molte Regioni (Piemonte,Lazio,Abruzzo) hanno emanato Leggi riguardanti
la protezione da campi elettromagnetici a radiofrequenza basate sui limiti
fissati nella precedente proposta.
In sintonia con queste disposizioni,alcuni comuni della Provincia di
Modena hanno inserito nei Regolamenti Comunali di Igiene gli elementi essenziali
dello schema di D.D.L. Ministeriale, compresi i limiti di campo elettromagnetico.
Attualmente,18 Comuni su un totale di 47 hanno recepito queste indicazioni.
I livelli di esposizione adottati dai Comuni sono quindi piu' restrittivi
di quelli previsti dalle Linee Guida dell'IRPA/INIRC [4] che costituiscono
un riferimento a livello internazionale e che probabilmente,verranno presi
come riferimento per una eventuale normativa nazionale.
Complessivamente i siti controllati in provincia sono 61, cosi' suddivisi:
COLLOCAZIONE (USL) N.SITIModena/Carpi 5
In ogni sito sono stati rilevati i valori di campo elettrico e si sono
effettuate analisi di spettro per verificare la rispondenza tra la situazione
esistente e quella individuata con il censimento.
In generale,i controlli per la verifica dei livelli di campo sono stati
effettuati senza preavvisare i titolari delle emittenti anche se l'articolo
7 della legge 241/90 prevede la comunicazione preliminare all'avvio di
procedimento.
Tale scelta è stata motivata dalla possibilità che i
tecnici degli impianti alterino le caratteristiche dei sistemi, ad esempio
la potenza irradiata, determinando condizioni di misura non corrispondenti
alla situazione reale.
Riportiamo in seguito i risultati delle rilevazioni.
Il miglioramento della situazione e' stato pero' solo apparente. A seguito
di rilevazioni effettuate recentemente, e' emerso infatti che diversi siti
hanno di nuovo valori di campo elettrico uguali o leggermente superiori
a 20 V/m, dimostrando che lo strumento dell'ordinanza non e' sempre risolutivo.
L'insuccesso e' stato particolarmente evidente nelle situazioni in
cui la riduzione del campo elettrico e' stata ottenuta da un semplice abbassamento
della potenza senza intervenire sulle caratteristiche degli impianti (altezza
del centro elettrico,direzione,ecc.) (fig.2 bis)
Nel territorio dell'USL di Pavullo, oltre agli impianti del gia' citato
Comune di Serramazzoni, sono operanti numerose postazioni tra cui quelle
situate sul Monte Cimone.
Questi impianti hanno potenze fino a 10 KW e sistemi di antenne installati
ad altezze di circa 10-15 m da terra. I valori di campo elettrico che si
misurano nelle zone circostanti sono molto elevati e interessano aree frequentate
sia in estate che in inverno, in quanto sede di impianti di risalita.
Nel medesimo periodo, un'emittente radio installata nel Comune di Serramazzoni
aveva sospeso l'attivit. in quanto, il Comune gli aveva negato l'autorizzazione
a ricostruire il traliccio precedente abbattuto dal vento.
Per attivare comunque l'emittente, il proprietario aveva chiesto al
Comune di Maranello l'autorizzazione a trasferire i suoi impianti nella
postazione di Torre Maina.
Era comunque evidente che nella situazione esistente nel sito il trasferimento
era impensabile.L'unica proposta accettabile era costituita da una ristrutturazione
della postazione che prevedesse l'eliminazione delle strutture precarie
e l'installazione delle tre emittenti sopra un unico traliccio.
La soluzione proposta prevedeva in particolare, la collocazione di
due sistemi di antenna posti a 18 m, di cui uno utilizzato in diplexer.Le
frequenze impiegate dalle due emittenti previste in diplexer (96.2 MHZ
e 100.2 MHZ) rendevano tecnicamente possibile questa soluzione.
Definite le caratteristiche del progetto, era necessario valutare preventivamente
i valori di campo prevedibili al suolo dopo la ristrutturazione.
La valutazione della validità della proposta con il limite di
campo previsto dalla Normativa di riferimento,è stata effettuata
utilizzando un algoritmo di calcolo che consente di stimare il campo elettrico
in un punto,tenendo conto delle caratteristiche degli impianti e di quelle
orografiche del sito [5].
In fig.3 viene mostrato il grafico che riporta i valori di campo elettrico
stimati e il profilo altimetro della zona.
Come si può notare, i valori di campo elettrico al suolo non superano i 5 V/m.
Il Comune di Maranello ha approvato il progetto di bonifica che attualmente
è in corso di esecuzione.
In fig.5 sono riportati invece i siti, oggetto d'intervento, caratterizzati da valori di campo elettrico inferiori a 20 V/m.
Come è possibile notare, la situazione richiede ulteriori interventi
di bonifica e razionalizzazione.
--quota s.1.m. adeguata per servire un ampio bacino di utenza;
--aree facilmente accessibili e di sufficienti dimensioni per ospitare
gli impianti;
--distanze sufficienti dalle abitazioni;
--dotazione di tutti i servizi e urbanizzazione necessarie;
--minimo impatto ambientale;
--escuzione da vincoli ambientali.
Le Amministrazioni Comunali interessate ai progetti di bonifica devono
dotarsi dei relativi strumenti urbanistici, comprese le modifiche ai vigenti
Piani Regolatori, evitando che le concessioni alle radio siano rilasciate
nelle attuali condizioni.
La scelta dell'altezza dei tralicci e' un problema delicato: dal punto
di vista protezionistico sono preferibili tralicci alti che pero' contrastano
con le esigenze di minimizzare l'impatto ambientale e i costi della ristrutturazione.
Occorre quindi scegliere soluzioni equilibrate che permettano di usufruire
di qualche vantaggio senza eccessive penalizzazioni.
Un problema che deve essere considerato con attenzione e' costituito dai trasferimenti dei segnali radio che di solito utilizzano frequenze nella banda TV e che in alcuni casi, possono provocare disturbi sui segnali televisivi. Per ovviare a questo inconveniente si possono adottare i seguenti accorgimenti:
--mantenere distanze superiori a 20 m (anche 50 m) tra i tralicci radio
e quelli TV;
--utilizzare materiale professionale e potenze limitate per i trasferimenti
radio.
Poiche' la concentrazione di molte emittenti in un unico sito puo' comportare
elevati valori di campo elettrico al suolo, e' necessario verificare dal
punto di vista protezionistico le soluzioni adottate.
Compito specifico del settore fisico e' la valutazione preventiva del
rischio associato alle diverse ipotesi di bonifica.Il software attualmente
a nostra disposizione calcola il campo elettrico nel punto di misura utilizzando
la formula e il diagramma di irradiazione, validi in campo lontano, che
legano questa grandezza alla potenza in antenna. La limitazione causata
da questa assunzione comporta che l'algoritmo di calcolo possa essere impiegato
solo a determinate distanze dal traliccio che dipendono dalla dimensione
dell'antenna (da 20 fino a 85 m).
Per valutare l'errore determinato dall'impiego di questo software a
distanze inferiori, e' stata effettuata una verifica dei dati teorici con
queste misure sperimentali presso un impianto di cui erano note tutte le
caratteristiche. In fig.6 sono riportati a confronto i dati tecnici e quelli
misurati.
La dimensione lineare dell'antenna e la modesta altezza del suo centro
elettrico determinano al suolo una zona di campo vicino che si estende
fino a circa 20m-25m dall'impianto.Per questo motivo i valori tecnici e
quelli misurati assumono valori non troppo dissimili solo a distanze superiori.
L'esempio comunque evidenzia che una emittente di modesta potenza (1KW),
se installata ad altezza insufficiente, puo' comportare valori elevati
di campo elettrico al suolo.
In questo clima di incertezza, costituiscono una eccezione 2 consorzi
di emittenti, operanti a Bologna, che hanno i loro impianti a Barbiano
(CERT, composto da radio e TV) e a nord della tangenziale (CIAT, comprendente
20 canali TV).
Nonostante la diversa struttura dei due Consorzi, sono certamente positivi
i risultati raggiunti in termini di razionalizzazzione e di qualificazione
tecnica. Le due strutture consorziate hanno costruito (o intendono costruire)
tralicci alti fino a 90 metri, resi indispensabili dalla orografia dell'area
di Bologna, su cui installare razionalmente gli impianti.Le emittenti TV
del CIA, ad esempio, utilizzano due impianti in quadriplexer in modo da
collocare otto emittenti su di un unico traliccio.
All'interno dei Consorzi possono operare veri e propri servizi tecnici per gestire ed affrontare in modo uniforme tutti i problemi connessi con le emittenti ed i loro impianti.
Questi due esempi forniscono certamente utili indicazioni per affrontare
il passaggio tra vecchi e nuovo, anche se la formazione di Consorzi e'
decisamente piu' semplice per le emittenti TV che dispongono di maggiori
risorse economiche e quindi hanno piu' disponibilita' a razionalizzare
gli impianti.
Lo sforzo di persuasione nei confronti delle emittenti radio deve comunque
essere effettuato se si considera l'entita' dei problemi, anche protezionistici,
che queste emittenti tuttora presentano.
A tutto questo deve aggiungersi l'auspicio che a livello nazionale intervengano norme piu' razionali per l'emittenza radio e TV e che finalmente, sia emanata una normativa protazionistica per le esposizioni a radiofrequenze e microonde, fornando a tutti maggiore certezza nel diritto.
[2] R.Salani - "Elementi di pianificazione radiofonica in Emilia Romagna"- Regione Emilia Romagna - Comitato per il Servizio Radiotelevisivo - Maggio 1991.
[3] P.Ossola - "Tecniche e strumenti per il rilievo ed il controllo dell'inquinamento elettromagnetico in ambiente esterno" - Giornata di studio su : "Inquinamento elettromagnetico" - Bologna,26 Ottobre 1990.
[4] M.Grandolfo - "Linee Guida e limiti di esposizione raccomandati per le radiazioni non ionizzanti dall'IRPA" - Istituto Superiore di Sanita' : Rapporto ISTISAN 87/21 ISSN 0391 1675.
[5]S.Tofani, P.Ossola, G. Agnesod - "Analysis of environmental pollution by radiofrequency radiation from teleradiocommunication devices" - Helth Physics - Vol. 48 n.4 Aprile 1985, pag. 475-484