Rischia grosso chi abita vicino a un traliccio

Una lettrice ci scrive: "Anni fa ho ristrutturato un casolare di campagna situato a 50 metri da un grosso traliccio della luce. Adesso ho deciso di venderlo, ma quando gli aspiranti acquirenti si accorgono della presenza del traliccio subito cambiano idea. Secondo loro, infatti, emana onde elettromagnetiche talmente dannose da provocare la leucemia infantile. Volendo accertarmene mi sono rivolta al Centro di azione giuridica di Legambiente. Dove mi hanno confermato che i tralicci della luce, le centraline elettriche e i ripetitori di grandi dimensioni sono pericolosi per la salute. E che causano il cosiddetto inquinamento elettromagnetico. I cui possibili effetti sono studiati dagli scienziati di tutto il mondo. Anche se per il momento, una vera e propria dimostrazione scientifica che provochi la leucemia infantile non esiste, mi hanno detto che sarebbe meglio stare alla larga dai grossi tralicci. E soprattutto, dalle case che si trovano li' vicino. Inoltre mi hanno spiegato che secondo il DECRETO del CONSIGLIO DEI MINISTRI del 23 aprile 1992, tra un centro abitato e un elettrodotto ad alta tensione, ci devono essere ALMENO 28 METRI di distanza. Che si riducono quando la frequenza emessa è di potenza inferiore. Certo è che se mi fossi informata prima sugli aspetti legislativi e su quelli ambientali, non avrei ristrutturato il cascinale. Infatti, pur essendo a norma, non riesco a venderlo".

Anna C., Lodi - Donna Moderna


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